Croce MaiorLa Croce Maior è ritornata nella Chiesa delle Vigne.

Dopo lunghi peregrinaggi e dopo più di un secolo la Croce Maior ritorna nella Chiesa delle Vigne.
La caparbietà del parroco monsignor Anselmi, ha riportato la Croce Maior nella Chiesa delle Vigne

Il grande Crocifisso, purtroppo privo dei capocroce, fu attribuito erroneamente ai primi decenni del Quattrocento, e in seguito al periodo finale della produzione di Barnaba da Modena, attivo a Genova nel terzo quarto del XIV secolo. Il confronto con la grande Croce dipinta, un tempo collocata nella chiesa di Sant’Agostino e oggi posta nella chiesa barocca di Nostra Signora della Consolazione e San Vincenzo Martire, ha permesso di verificare che la Croce delle Vigne potrebbe essere precedente. La struttura è infatti ancora fortemente dipendente da modelli duecenteschi, caratterizzati dalla presenza di una grande aureola in rilevo e da un fondale dipinto con una finissima decorazione impressa a punzone, che richiama le preziose stoffe lucchesi, caratterizzata dalla vicinanza di motivi circolari, abitati da animali fantastici, foglie e fiori.

La Croce delle Vigne è quindi attribuita dalla critica a un artista senese attivo negli anni centrali del secondo decennio del Trecento, tenendo conto anche della particolare anatomia del corpo, schematica e non appesantita, e dall’arcaica raffigurazione delle rughe frontali, retaggi di una pittura ancora legati a esempi duecenteschi.
Dopo 126 anni dal suo spostamento dalla basilica nel centro storico, 73 anni passati in un deposito e altri 11 in un laboratorio di restauro, la medievale croce monumentale con il Cristo dipinto nell’oro, torna nella sua chiesa. L’opera fu realizzata tra la fine del 1200 e l’inizio del 1300 per il primo santuario delle Vigne, dedicato alla Madonna e costruito fuori dalle mura della città, poi distrutta nel 1500 perché fatiscente e perché non rispondeva ai criteri del culto indicati dal Concilio di Trento», ha spiegato la responsabile dell’arte sacra della diocesi, Grazia di Natale alla cerimonia voluta da monsignor Nicolò Anselmi, parroco delle Vigne e vescovo ausiliare di Genova.


La dott.ssa Di Natale illustra la storia della Croce Maior, i suoi spostamenti dopo 126 anni di peregrinaggi, oltre 70 anno passati in un deposito, ed altri 11 per il restauro.


Il discorso del cardinale Bagnasco sull’oro “perché è il colore che più di tutti riflette la luce e Dio é luce”.


La benedizione del cardinale Bagnasco.

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