Dichiarazione Redditi Persone Fisiche 2019

Premessa
Con la Circolare n. 7/E del 4 aprile 2017 è stata pubblicata la prima “Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all’anno d’imposta 2016” che costituisce una trattazione sistematica delle disposizioni riguardanti ritenute, oneri detraibili, deducibili e crediti di imposta, anche sotto il profilo degli obblighi di produzione documentale da parte del contribuente al CAF o al professionista abilitato e di conservazione da parte di questi ultimi per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria. Tale documento è il frutto del lavoro svolto da un tavolo tecnico istituito tra l’Agenzia delle entrate e la Consulta Nazionale dei CAF per elaborare un compendio comune utile:

  1. per gli operatori dei CAF e per i professionisti abilitati all’apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni presentate con le modalità di cui all’art. 13 del DM n. 164 del 1999, come previsto dall’art. 2, comma 1, del medesimo decreto nonché
  2. per gli stessi uffici dell’Amministrazione finanziaria nello svolgimento dell’attività di assistenza e di controllo documentale ex art. 36-ter del DPR n. 600 del 1973.

 

La circolare contiene, inoltre, l’elencazione della documentazione, comprese le dichiarazioni sostitutive, che i contribuenti devono esibire e che il CAF o il professionista abilitato deve verificare al fine dell’apposizione del visto di conformità e conservare. Coerentemente, in sede di controllo documentale potranno essere richiesti soltanto i documenti indicati nella Circolare, salvo il verificarsi di fattispecie non previste. Tale indicazione rileva anche per la documentazione riguardante la prova del pagamento che, laddove necessaria, è specificatamente indicata nella circolare. Rimane fermo il potere di controllo dell’Agenzia nei confronti del contribuente in merito alla verifica della sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire delle diverse agevolazioni fiscali nonché il controllo sulle dichiarazioni sostitutive presentate dal contribuente ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR n. 445 del 2000 con le modalità di cui all’art. 38 del medesimo decreto. A tal fine è allegato un elenco esemplificativo delle dichiarazioni che possono essere rese dal contribuente per attestare le condizioni soggettive rilevanti ai fini del riconoscimento di oneri deducibili, detraibili o crediti d’imposta, la cui falsità comporta responsabilità penale ai sensi dell’art. 76 del citato DPR n. 445 del 2000.


Sicurezza legalmail

Aumenta la sicurezza Legalmail per l’accesso tramite client Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) ha chiesto di incrementare il livello di sicurezza delle comunicazioni PEC.

Per questo motivo, a partire dal 1° luglio 2019, Legalmail ha modificato i propri parametri di sicurezza utilizzando unicamente il protocollo TLS 1.2. Se ha problemi di accesso alla casella Legalmail tramite il client di posta (outlook, ecc.), verifichi la presenza dei seguenti parametri di configurazione: Posta in entrata: mbox.cert.legalmail.it porte 993 (IMAP4s) oppure 995 (POP3s) Posta in uscita: sendm.cert.legalmail.it porte 25 (SMTP/STARTTLS) oppure 465 (SMTPs) Nel caso questi parametri fossero presenti e la connessione continui a fallire, sarà necessario aggiornare il client di posta ad una versione più recente. Nessuna modifica o problema si verifica con l’accesso da webmail

Controllo partita IVA

La partita IVA è un numero di 11 cifre necessario a identificare un contribuente, vale a dire la società o la persona fisica titolare della partita IVA stessa. Nello specifico, mentre le prime 7 cifre servono per identificare il nome o la denominazione del titolare, le 3 cifre seguenti corrispondono a un codice identificativo riferito all’Ufficio delle Entrate; l’ultimo numero, ha infine una funzione di controllo.
La denominazione fa poi espresso riferimento all’IVA, acronimo di “Imposta sul valore aggiunto”, imposta indiretta che si applica sulle cessioni di beni e sulle prestazioni di servizi eseguite in Italia da tutti i titolari di partita IVA e che, di fatto, incide sul consumatore finale a seconda dei beni o dei servizi acquistati.

Questo è link Agenzie delle Entrate per il controllo delle partite IVA nazionali

Per verificare se la partita Iva è di un soggetto autorizzato ad effettuare operazioni intracomunitarie deve essere utilizzato il servizio Controllo partite Iva comunitarie (Vies).

Specifiche Tecniche Standard AssoSoftware di codifica della Fatturazione Elettronica rel. 01.04

Scopo del documento

Il documento definisce le specifiche tecniche della release 1.0 dello Standard Assosoftware di codifica della FE che “arricchisce” il tracciato standard XML della fattura elettronica SDI aggiungendo informazioni utili alla automatizzazione del processo di importazione sui gestionali delle fatture stesse.

Uno standard unico da AssoSoftware per la fattura elettronica

Nei processi amministrativi e gestionali, digitalizzare le informazioni e trasmetterle in un formato elaborabile apre nuove possibilità al trattamento dei dati. Tutto dipende dalla capacità di interpretare correttamente il significato di quanto è contenuto nei documenti a partire dalla fattura elettronica. Se un fornitore invia a un cliente una fattura elettronica in cui è presente un prodotto codificato secondo uno standard non dichiarato, sarà impossibile per il cliente elaborare correttamente le informazioni collegate a quel prodotto e abbinarle alla propria codifica interna. Idem per quanto riguarda i codici Iva o di consegna.

Non basta, quindi, un tracciato unico per il trasporto delle informazioni per automatizzarne l’elaborazione, servono anche delle convenzioni di codifica condivise tra tutti i soggetti che trattano le informazioni. Da queste premesse è nato il tavolo di lavoro di Assosoftware per la creazione di uno standard con codifiche condivise tra tutte le software house, da inserire all’interno del tracciato B2B della fatturazione elettronica.

L’idea di fondo è quella di definire una serie di informazioni aggiuntive, rispetto a quelle già presenti nel tracciato fattura B2B dell’agenzia delle Entrate, da inserire nel corpo della fattura quale “arricchimento” del contenuto base. Queste informazioni faranno riferimento a tabelle condivise tra tutte le software house per garantire la perfetta integrazione dei dati all’interno dei sistemi gestionali. Così potrà essere automatizzata la registrazione della fattura di acquisto ai fini gestionali, contabili e Iva. È il primo passo verso uno standard anche per gli altri documenti del ciclo dell’ordine, per rendere totalmente integrato l’interscambio di informazioni tra le aziende.

Il gruppo di lavoro che elabora e mantiene lo Standard è coordinato da AssoSoftware e si avvale della collaborazione di tutte le aziende associate. L’adozione dello Standard da parte delle software house è subordinata all’adesione ad un Protocollo di intesa che è già stato sottoscritto dai principali produttori di soluzioni gestionali che possono quindi offrirne i benefici a tutte le  imprese loro clienti.

Lo standard AssoSoftware è quindi una risorsa messa disposizione di tutti i produttori di software gestionali, siano essi associati o no, ma anche dei loro clienti e degli intermediari, per dare un ulteriore impulso al processo digitalizzazione del ciclo passivo.

Lo Standard si compone dei seguenti documenti:

  • Specifiche Tecniche (documento descrittivo che illustra le singole informazioni aggiunte e codificate, con esempi di compilazione)
  • Campi tracciato (foglio excel con l’elenco delle informazioni aggiunte e la loro codifica)
  • Codifiche (cartella excel con le alcune tabelle richiamate nelle Specifiche Tecniche)

Modalità di conferimento-revoca delle deleghe per l’utilizzo dei servizi di Fatturazione elettronica

Approvazione del modulo per il conferimento-revoca delle deleghe (5 novembre 2018)

  • È approvato il modulo per il conferimento/revoca delle deleghe all’utilizzo dei servizi di Fatturazione elettronica, unitamente alle relative istruzioni per la compilazione, allegati al presente provvedimento.
  • Il modulo di cui al punto 2.1 è composto da:
    • l’informativa sul trattamento dei dati personali di cui al Regolamento UE 2016/679;
    • una sezione per l’indicazione dei dati del delegante, dell’eventuale rappresentante o tutore, dei delegati, della tipologia di operazione richiesta (conferimento/revoca), dei servizi il cui utilizzo si intende delegare, della scadenza della delega per i servizi di Fatturazione elettronica;
    • una sezione per l’indicazione dei dati del soggetto cui è eventualmente conferita procura speciale per la presentazione del modulo presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate;
    • una sezione per l’autentica della firma del delegante, nel caso in cui sia stata conferita la procura speciale alla presentazione del modulo, nei casi previsti;
    • la descrizione dei servizi
  • È approvato altresì il modulo per il conferimento/revoca delle deleghe all’utilizzo del Cassetto fiscale delegato, allegato al presente
  • Il modulo di cui al punto 3 è composto da:
    • l’informativa sul trattamento dei dati personali di cui al Regolamento UE 2016/679;
    • una sezione per l’indicazione dei dati del delegante, dell’eventuale rappresentante o tutore, dei delegati, della tipologia di operazione richiesta (conferimento/revoca);
    • una sezione per l’indicazione dei dati del soggetto cui è eventualmente conferita procura speciale per la presentazione del modulo presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate;
    • una sezione per l’autentica della firma del delegante, nel caso in cui sia stata conferita la procura speciale alla presentazione del modulo, nei casi previsti;
    • la descrizione del servizio delegabile
  • Eventuali aggiornamenti ai moduli e alle istruzioni sono pubblicati sul sito internet dell’Agenzia delle entrate e ne è data relativa comunicazione.
  • A decorrere dalla data di pubblicazione del presente provvedimento e fino al sessantesimo giorno successivo alla predetta data è possibile utilizzare il modulo pubblicato con l’emanazione del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 13 giugno 2018.

Provvedimento


Delega per Fatture Elettroniche


Istruzioni per la compilazione della delega Fatture Elettroniche

Le Agevolazioni Fiscali Sulle Spese Sanitarie (settembre 2018)

Tra le numerose detrazioni previste dalla normativa fiscale italiana, quella delle spese sanitarie rappresenta la tipologia più richiesta.

Per avere un’idea di quanto la voce “spese sanitarie” sia presente nella dichiarazione dei redditi, basta osservare i recenti dati inseriti nella dichiarazione precompilata 2018 dall’Agenzia delle Entrate: sono 720 milioni i dati delle spese sanitarie sostenute dai cittadini nel periodo d’imposta 2017 e comunicati all’Agenzia da farmacie, studi medici, cliniche, ospedali. Nella maggior parte dei casi, per le spese sanitarie è riconosciuta una detrazione dall’Irpef di una percentuale della spesa sostenuta (19%) per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (la cosiddetta franchigia). In alcune situazioni, invece della detrazione dall’imposta lorda, si può usufruire di una deduzione dal reddito complessivo.
Nella circolare n. 7/E del 4 aprile 2017 l’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni e chiarimenti per compilare correttamente la dichiarazione dei redditi e per l’apposizione del visto di conformità da parte dei Caf (Centri di assistenza fiscale) e dei professionisti abilitati, offrendo un quadro completo delle spese e degli oneri che danno diritto a detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta.
Con la circolare n. 7/E del 27 aprile 2018 l’Agenzia ha aggiornato questi informazioni, fornendo nuovi chiarimenti sulle novità normative e interpretative intervenute nel 2017. Partendo proprio da questi documenti, la presente guida focalizza l’attenzione sulla categoria “spese sanitarie”, evidenziando le diverse tipologie che è possibile riportare nella propria dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi Pf).
Per ciascuna di esse sono specificati tutti i documenti che è necessario esibire all’intermediario che predispone e invia la dichiarazione o che devono essere conservati per eventuali controlli dell’Agenzia.
Un capitolo della guida è dedicato alle spese mediche generiche e a quelle di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione, sostenute dalle persone con disabilità.

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